L’inquinamento atmosferico è uno degli aspetti ambientali più critici che oggi dobbiamo affrontare.
S.E.M.P. contribuisce in maniera concreta operando nella raccolta e recupero di oli vegetali esausti con l’avvio della loro trasformazione in biocarburanti avanzati (advanced biofuel).
L'olio vegetale esausto raccolto come rifiuto nei punti di ristorazione e nella grande distribuzione diventa quindi una materia prima sostenibile per la produzione dei Biocarburanti Avanzati in sostituzione dell'olio di palma utilizzato invece nei Biocarburanti Tradizionali.
Gli oli vegetali esausti, noti comunemente come oli di frittura esausti, hanno una pericolosità che viene spesso ignorata o sottovalutata. Si tratta infatti di oli per uso alimentare che hanno subito un’ossidazione durante la frittura, assorbendo sostanze nocive generate dalla carbonizzazione dei residui di cibo. Disperso nell’ambiente, l’olio vegetale esausto può essere altamente inquinante per il sottosuolo (infiltrandosi in pozzi e falde acquifere) per la flora (impedendo alle radici di ricavare sostanze nutritive dal terreno) per laghi e fiumi (galleggiando sull’acqua e riducendo l’ossigeno per alghe e pesci).
L'olio vegetale esausto classificato come rifiuto speciale viene recuperato e raffinato dalla Laboni nell' impianto di Rodano (Milano) azienda operante nel settore da oltre 50 anni e di proprietà del gruppo S.E.M.P. dal 2006.
SEMP si configura come Operatore Economico certificato del Sistema nazionale di certificazione della sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi (DM 14 Novembre 2019), per le fasi di trasporto, raccolta e commercio di olio da cucina usato
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